Oratorio di Santa Maria della Croce

Tipo

Oratorio

Nazione

Italia

Regione

Abruzzo

Provincia

Pescara

Comune

Pietranico

Informazioni Turistiche

Come arrivarci: Da S. Clemente si entra a Torre De' Passeri per via S. Clemente. Arrivati al semaforo proseguire per via S. Rocco (dritti) percorrendola fino in fondo. Si gira quindi a sinistra per via delle Grazie imboccando poi sulla destra la strada provinciale 51 per Pietranico. Prima dell' ingresso nel paese deviazione sulla destra per la strada Madonna della Croce. Distanza circa 8,5 Km.

Per apertura ed informazioni rivolgersi al presidente della Pro Loco (cell. 3381155054) o alla custode (tel. 085.8884474)

Descrizione

L'Oratorio di Santa Maria della Croce fu edificato nel 1618 in seguito all'apparizione della Vergine in contrada della Croce a tal Domenico Del Biondo avvenuta cinque anni prima, come ricorda un'iscrizione posta sulla controfacciata. I lavori si protrassero fino al 1670 mentre il santuario mariano acquisiva sempre più importanza. Nella seconda metà del XIX secolo il complesso risulta notevolmente danneggiato. Lavori di restauro sono effettuati verso la fine del 1800. Negli anni novanta del secolo scorso vengono condotti notevoli interventi riguardanti l' edificio, dichiarato il 25 ottobre 1950 di importante interesse storico– artistico.

La facciata ha un aspetto sobrio con le fiancate che contribuiscono a conferire all'edificio un aspetto anonimo e greve.

In evidente contrasto l'interno, con una navata e due cappelle laterali coperte da volta a crociera, svela “quanto di più perfetto ha il barocco italiano in fatto di architettura, di pittura e di intagli” come scriveva Vincenzo Balzano accomunando nell' entusiastico giudizio l'Oratorio di Pietranico e la chiesa di S. Maria delle Grazie di Alanno: è il trionfo dei fregi, delle dorature, degli stucchi, dei finti marmi.

Fra gli artisti che vi operarono si distingue l'opera di Antonello De Castellis da Tocco (sua è l'Adorazione dei Magi datata 1656 nella cappella sinistra); di Berardino Caldarelli e del figlio Francesco, autori nel 1670 degli stucchi nella parte superiore delle campate centrali e dei finti marmi delle pareti e dei piedretti; di Angelino di Beffi che realizzò nel 1630 le dorature nella cappella destra dove l' aquilano Tommaso Bernardino nel 1628 aveva eseguito i dipinti.